*Dati AIRC
**In Italia, eccetto alcune Regioni, lo screening per la diagnosi precoce si rivolge alle donne di età compresa tra 50 e 69 anni e viene eseguito ogni 2 anni.
***Dati AIRTUM
“Per quel tocco in più” è un progetto che nasce nel 2023 su iniziativa di Sarah Murru che, collaborando con l’Namo Aps, decide di trasformare la sua esperienza di giovane donna con diagnosi di tumore al seno metastatico in un cortometraggio animato finalizzato a diffondere la cultura della prevenzione proprio tra le giovani donne.
Il cortometraggio diventa così il mezzo per un progetto più ampio che mira a coinvolgere realtà cliniche e associative affinché possa venire organizzato un evento annuale di screening gratuito per donne under 50 (focus 20-35*), con modalità da definire assieme alle realtà coinvolte.
*Perché questa fascia di età?
Perché le diagnosi sono in aumento, ma la consapevolezza del rischio non va di pari passo.
Riteniamo che sia importante che si diffonda un’abitudine al check-up annuale del seno tra le giovani donne, al pari del check-up ginecologico.
Il progetto punta anche a realizzare iniziative congiunte e di rete con realtà locali per sostenere la diffusione della cultura della prevenzione.
Nell’ottica di ampliare il più possibile la diffusione del cortometraggio e, di conseguenza, del messaggio di prevenzione finalizzata alla diagnosi precoce, si prevede di coinvolgere anche realtà cinematografiche locali e – possibilmente – anche nazionali col fine di realizzare eventi e proiezioni prima di spettacoli in programmazione o tramite i circuiti dedicati alla diffusione dei cortometraggi.
Prima dei disegni, prima delle animazioni, prima del progetto “Per quel tocco in più“ c’è una storia.
Quella di una 31enne che ha sentito un nodulino nel seno e, nonostante la paura, era convinta che un tumore al seno non potesse capitare a lei: “sono giovane“.
Un bagno di realtà che ha reso evidente una lacuna culturale prima che istituzionale: il tumore al seno è una malattia con cui si convive anche in giovane età sebbene questa consapevolezza sia poco diffusa, complice un sistema in cui lo screening è previsto per una fascia di età a partire dai 45-50 anni (a seconda delle Regioni) e il pensiero del rischio non è preso in considerazione tra le giovani donne stesse.
“Per quel tocco in più” è partito da qui. Dalla diagnosi di Sarah e dalle persone che ha conosciuto e perso nel suo viaggio, ancora in corso
Ma il progetto è di più...
Per Sarah e per tutti noi “lottare” non significa solo curarsi. Significa urlare a tutti “pensateci, prevenite”.
Il tumore al seno è il cancro con la maggior percentuale di guarigione, soprattutto se diagnosticato in tempo. La diagnosi precoce arriva con la prevenzione. La prevenzione arriva con la consapevolezza. La consapevolezza arriva con la conoscenza e la cultura.
“Per quel tocco in più“ è nato come un tratto di matita, ma non è stato possibile contenerlo in un semplice foglio di carta.
Doveva diventare un messaggio. Una bandiera per un cambiamento culturale. Per la prevenzione.
Per la vita.
L’amicizia di Sarah e Martina, fondatrice di Namo Aps, ha messo questo desiderio davanti allo specchio della concretezza.
“Facciamolo. È troppo importante”.
Ed è stato un maremoto travolgente che ha portato persone e realtà a donare tempo, competenze e cuore in ogni frame di questo cortometraggio.
Il terzo settore che supporta il progetto
Namo, capofila del progetto, è una Aps che sviluppa progetti legati all’inclusione sociale, formativa e lavorativa dei giovani a rischio marginalità, e al benessere dei minori sottoposti a terapia medica.
Avendo a cuore il benessere giovanile, ha voluto dedicarsi alla realizzazione del progetto “Per quel tocco in più” proprio perché si focalizza sull’importanza della prevenzione tra le giovani donne.
Fondazione Sant’Orsola, nata per contribuire a rendere l’ospedale sempre più accogliente e la qualità delle sue cure sempre all’avanguardia per il bene della comunità intera, ha l’obiettivo di prendersi cura della vita, partendo dall’interno dell’ospedale dove la vita stessa è sia forte sia profondamente vulnerabile, per arrivare nella quotidianità delle persone lasciando viaggiare mano nella mano due parole chiave “malattia” e “vita“.
Con questa sensibilità e visione, Fondazione Sant’Orsola ha subito sposato il progetto “Per quel tocco in più“ sentendolo affine alla sua mission. Fondazione si è unita pro bono con l’obiettivo di concretizzare il progetto sul territorio grazie alla sua rete di contatti e associazioni.
Susan G. Komen Italia è un’organizzazione basata sul volontariato, in prima linea nella lotta ai tumori del seno, su tutto il territorio nazionale. Tra gli obiettivi fondanti di Komen vi è quello di tenere alta l’attenzione sul tema dei tumori del seno e di educazione alla salute.
Con questa mission il Comitato Regionale Emilia Romagna di Komen Italia ha deciso di entrare a far parte del progetto e di presentarlo durante la Race for the Cure di Bologna 2024.
Associazione sportiva che per prima ha creduto nel valore del progetto e ha organizzato a marzo 2023 un evento di raccolta fondi per la sua realizzazione quando ancora “Per quel tocco in più“ era solo uno storyboard su un foglio A4 e un sogno.
Grazie al sostegno di Movimento Padel Femminile è stato possibile avere un piccolo budget per iniziare il progetto.
Il team operativo
L’illustratore delle tavole del cortometraggio è Umberto Stagni, in arte PastaVolante.
Con un’esperienza ventennale da illustratore e professore, Umberto ha deciso di dedicarsi al progetto con passione e attenzione ai minimi dettagli, in continuo confronto con Sarah, empatizzando profondamente con la problematica e riuscendo con grande maestria a tradurre visivamente la delicatezza della tematica.
La parte di regia, animazione, sound design, montaggio e produzione del cortometraggio è stata presa immediatamente in carico da Undervilla, quando ancora il progetto era uno storyboard disegnato a mano su un A4.
Con grande creatività e sensibilità la casa di produzione ha lavorato al fianco di Sarah e di Umberto per dirigere e portare il significato del messaggio attraverso l’animazione delle immagini, cercando di non banalizzare mai la tematica e studiando nei dettagli la commistione di movimento, musica, illustrazioni e messaggio da veicolare.
Agenzia di web marketing di cui Sarah è socia, ha deciso da subito – nella totalità del suo CdA – di sostenere il progetto offrendo analisi, consulenza lato comunicazione e strategie di marketing. A ciò ha aggiunto anche lo sviluppo del sito web.
Legal For Digital è un leader riconosciuto nel settore della consulenza Legal Tech.
Con un team di esperti altamente qualificati, si occupa di proteggere le aziende dagli intricati rischi del mondo digitale.
In fase di ricerca di assistenza legale per la redazione di un contratto a protezione dei diritti del cortometraggio e delle policies del sito, lo studio Legal for Digital ha da subito deciso di offrire le proprie competenze pro bono, sostenendo la riuscita del progetto.
A tutti: GRAZIE
12
Comune di Marzabotto (BO), Fondazione Sant’Orsola, la Carovana della Prevenzione di Komen Italia e Namo per far sì che “Per Quel Tocco in Più” possa essere la bandiera di una giornata di controlli mammografici gratuiti per donne fuori dalle fasce di screening.
Progetto WORK IN PROGRESS.
Dettagli in arrivo.
23
Incontro di presentazione del cortometraggio “Per Quel Tocco in Più” e di confronto sulla prevenzione sul cancro al seno insieme ai professionisti di Oncologia femminile durante la Open Week di Fondazione Sant’Orsola.
Appuntamento in via Albertoni 15, presso la sede di Fondazione.
20-21
Presentazione del cortometraggio “Per Quel Tocco in Più” durante l’evento simbolo di Komen Italia: “Race for the Cure“, la più grande manifestazione per la lotta ai tumori del seno in Italia e nel mondo.
L’appuntamento è ai Giardini Margherita di Bologna in Area Palco.
“Per quel tocco in più” è un progetto che vuole arrivare lontano. Crediamo che parlare di prevenzione e diagnosi precoce sia importantissimo per aumentare le possibilità di guarigione. Ancor più vogliamo aumentare la consapevolezza dei rischi tra i giovani.
Non solo donne: per noi è importante che anche gli uomini siano consapevoli dei rischi e che siano parte attiva e attenta.
È per questo che parliamo di “cultura della prevenzione“. La cultura è trasversale.
E vogliamo diffonderla attraverso un linguaggio semplice e universale, obiettivo assolto dal cortometraggio.
Ma vogliamo anche aprire dibattiti, parlarne e far parlare di questa tematica così delicata, così importante e così urgente.
Per portare avanti tutto ciò, non possiamo fingere che un sostegno economico non sia importante.
Ecco perché chiediamo il tuo aiuto.
Sostieni il progetto “Per quel tocco in più” e partecipa alla diffusione di una cultura del rischio che può davvero salvare delle vite.
Come donare?
Puoi scegliere di effettuare una libera donazione tramite IBAN utilizzando queste coordinate:
Bonifico intestato a: NAMO A.P.S.
IBAN: IT81U0538721000000003790770
CAUSALE: Donazione NAMO APS – Progetto Per quel tocco in più
GRAZIE DI CUORE
Grazie al Comitato Regionale Emilia Romagna Susan G. Komen Italia e a Fondazione Sant’Orsola abbiamo realizzato un segnalibro che illustra come fare l’autopalpazione.
Umberto Stagni ha realizzato le illustrazioni.
IMPORTANTE: L’AUTOPALPAZIONE DA SOLA NON OFFRE GARANZIE E NON SOSTITUISCE GLI ESAMI PERIODICI DA ESEGUIRE PRESSO CENTRI MEDICI SPECIALIZZATI.